Cari
Fratelli d'Accademia,
così il mio amico di banco Marcello detto "el Figo de Senigaja"
ci chiamò una volta in una delle sue rare e-mail. Se ci
pensate: amici, colleghi, compagni, persino moglie, sono tutti
nomi che indicano una persona che si incontra, che si sceglie:
se va tutto bene, continua ad essere: amico, collega e
compagno e consorte, altrimenti: si abbandona ed ognuno per la
sua
strada, come nel divorzio. Fratello no! Quello te lo tieni (mi
dispiace che ai nostri tempi non ho potuto avere anche qualche
sorella in Accademia, ma siamo nati troppo presto...) Insomma
un fratello brutto, antipatico, intelligente, primo della
classe o rapa: quello te lo tieni per sempre. Ci puoi andare
d'accordo in maniera stretta, affettuosa, o ci puoi litigare
costantemente, ma sempre fratello è. Insomma la Natura ed il
Caso te lo ha dato e te lo devi tenere per sempre, così com'è:
non c'è nulla da fare: il sangue non mente! Puoi stare lontano
per affari, per scelte di vita diverse, per questioni
familiari, per lavoro, ma quando c'è bisogno di una mano sai
che devi darla e da chi la puoi avere. Se muori, male che
vada, sai che qualcuno verrà ad accompagnarti per gli ultimi
passi terreni...
Marcello con quella definizione: Fratelli d'Accademia, mi aprì
la mente, come si apre un sipario teatrale e ti getta in un
nuovo scenario di rapporti. E' stato come se mi avesse, se
"ci" avesse ricordato che anche per noi è stato il "Casus" nel
senso latino di Fato ad averci unito. Tra l'altro, fu anche
una unione di sangue, quando lo sputammo nelle corse o nelle
visciche degli scarponi a Sassuolo...
Noi siamo Fratelli: infatti ci amiamo, litighiamo, ma ci
ritroviamo ai compleanni alle feste comandate tutti assieme.
Anche quelli che disertano per un motivo od un altro: vi posso
giurare che il loro cuore è qui con noi! Si possono avere
attriti caratteriali, ma la casa comune di provenienza è e
resterà di tutti.
Specialmente per me, che rappresento una minoranza, ma molto
importante, quella formata, cioè, da chi in giovane età decise
di dedicarsi ad altro, o per entusiasmi giovanili, per motivi
di ambizione personale, o per qualche disillusione, o per
stanchezza.. ma sappiate che questa minoranza ha un grosso
vantaggio rispetto a chi ha compiuto l'intero percorso
militare (effettuato con più o meno fortuna). Questa minoranza
ha come unico riferimento l'Accademia di Modena del biennio
1963-1965 intatto, intonso, non contaminato dalle alterne
fortune e dai rapporti della vita militare seguente. Qui ci
sono tanti generali, ma siete stati colonnelli, maggiori,
capitani, tenenti... Noi siamo rimasti col cuore fermo a quel
biennio, allo spadino, al kepì, allo scivolo ed al suo
maresciallo con le ali d'oro, al colonnello medico: "Lei
fuma..." allo "stia punito, chiavo..." Noi siamo rimasti
allievi tuttora (cito il finale del mio inno) e non EX. Guai a
chi dice che noi siamo una congrega di "EX" allievi. (Tra
l'altro quelli mi ricordano gli oratori) A noi, il titolo di
Cadetti non ce lo toglie nessuno. Quando noi ci troviamo, per
me è come se veramente il tempo non fosse trascorso: Qui siamo
nel Jurassik Park dove siamo dinosauri che riprendono forma,
ma la cosa strabiliante è che prendiamo la forma dei
vent'anni.
Ecco perché mi trovo qui a ripetere un sogno che trasmisi via
e-mail quasi due anni fa e che qualcuno lo raccolse e mi
ricordò in seguito che questo è rimasto un obiettivo da
raggiungere(come Max del Piaz..) E' il sogno di poter sfilare
con il mio 20° Corso, a Modena assieme agli altri Cadetti
degli altri corsi in un raduno nazionale annuale. Vedo la
sfilata iniziare con i Cadetti dell'ultimo Corso, cioè con i
Cappelloni di tutti. Questi presenteranno gli onori ai propri
anziani del Corso precedente, i quali, a loro volta,
presenteranno gli onori ai propri anziani... così fino a
concedere gli onori all'anziano degli anziani Capo corso del
1° Corso, ciascuno col vessillo del proprio Corso. La
differenziazione epocale sarà individuata dal copricapo che
sarà quello di servizio adottato nel tempo. La bustina per i
primi corsi, il kepì kaki per gli intermedi (quello nostro del
20°) e il basco per i restanti.
Ecco perché mi trovo qui a perorare la causa della formazione
di un'Associazione tra i Corsi (ci si metterà d'accordo sulle
modalità
tecniche, anche per lasciare l'individualità di azione dei
Corsi che vorranno agire in proprio). Questa non deve essere
una semplice Super associazione di gente che si raduna solo
per vivere del passato, ma la sua funzione maggiore è proprio
quella di rappresentare un ponte per le generazioni future che
vorranno ripercorrere la strada del servizio. Proprio perché
si è passati dall' obbligatorietà della leva al volontariato
necessita maggiormente, anzi, si rende necessario che vi sia
una banca dati che rappresenti la storia comune della
istituzione. Noi rappresentiamo i dati, bisogna fondare la
Banca, anzi l'unione delle Banche. Ma la storia comune non è
un racconto astruso, fantastico distaccato, che non appartiene
a nessuno, come un film a cui tutti assistono esternamente: è
invece fatto di tanti piccoli racconti individuali, umani che
disegnano come tessere un enorme mosaico. Ognuno di noi è una
tessera, chi bianca, chi rossa, chi verde, oppure nera, ma
rappresentiamo tutti l'Italia. L'apparire uniti e mostrarci
ancora entusiasti ( oltre che esserlo già spiritualmente) è il
più bel regalo che possiamo fare ai nostri figli. Anche loro
faranno parte di questo ciclo e quando non ci saremo più
sapremo sicuramente che il nostro nome verrà ancora letto,
ricordato, pianto dai nostri vechhi e menzionato dai giovani
che verranno, anche se non sei stato eroe, se non hai
medaglie, ma hai fatto esclusivamente il tuo dovere.
Ecco perché mi trovo qui ad implorare che questa Associazione
Cadetti di Modena (adottiamo questo termine definitivamente)
insomma che questa Associazione tra tutti i Corsi abbia
un'ufficialità ed un riconoscimento a livello di Associazione
d'Arma. Ricordo che essendo questa un associazione che raduna
la maggior parte degli ex più alti gradi dell'Esercito,
dovrebbe rappresentare la crema delle associazioni di questo
tipo. Senza entrare in concorrenza con le attuali Associazioni
ma supportandole con una unità
d'intenti. Faccio un esempio: ultimamente c'è stato il raduno
degli Alpini? ebbene una rappresentanza della nostra
Associazione avrebbe potuto partecipare a quel raduno per
rendere onore a quell'arma con un proprio drappello, tenendo
conto che nell'ambito di questo gruppetto avrebbe potuto
marciare anche qualche alpino uscito dall'Accademia.
Il mio sogno è marciare il 2 giugno a Roma dietro la compagnia
dell'Accademia (come facemmo a nostro tempo). E' dei popoli
intelligenti onorare gli Anziani e noi siamo stati Anziani a
vent'anni. Ma apparteniamo ad un popolo intelligente? Sta a
noi farci apprezzare per quello che rappresentiamo.
Volevo proporre cose tecniche e presentare proposte di
soluzione del problema, ma mi sono reso conto, scrivendo, che
se non c'è questa intesa a grande respiro rischiamo di fare un
dopolavoro Cral delle poste (per carità ben vengano le gite, i
balli, i cori anzi vorrei riproporre le bustinate) ma
l'obiettivo di questa nuova entità deve essere ben altro ed
alto movimento spirituale. Dovremmo essere i custodi delle
tradizioni e nel contempo i critici costruttivi
dell'Istituzione militare. Non è possibile che centinaia di
cervelli che per tutta la vita hanno preso decisioni, che
hanno ordinato, che hanno comandato uomini, che hanno
studiato, che sono diventati esperti in tantissimi ruoli:
tecnici, politici, economici, sanitari, legislativi (noi del
20° abbiamo il retaggio anche dei Carabinieri) che insomma che
tali cervelli dall'oggi al domani siano stati gettati
all'ammasso in qualche discarica...
Per carità io son contento di fare anche il nonno, quando vado
a prendere mio nipote a scuola! e mi piace anche fare le gite
in montagna o andare a pescare, ma ci sono un'enormità di
attività che riempirebbero la vita e potrebbero essere utili,
come siamo stati sempre utili alla nostra Nazione.
Anche io, nel mio piccolo, lavorando per l'Alitalia ho portato
in giro per il mondo il nome Italia, cercando di farle fare
sempre una bella figura, (ho scampato anche a ben due
attentati facendo il mio lavoro( A Fiumicino con l'attentato
alla Pan Am ed Al cairo allo Sheraton) ma anche coloro che
hanno fatto il maestro, il professore ed il Dirigente
d'Azienda, hanno fatto il loro dovere e ne sono degni.
(Beninteso chi non vuole darsi da fare, si compiacerà di fare
mucchio e di cantare il Pompa o di ballare.)
Questa nostra Super associazione, rappresentando tanta gente
di valore, deve diventare un punto di riferimento, sia a
livello istituzionale che a livello di opinion-leader su
argomenti di varia natura attraverso un Sito (un grazie ad
Enzo Lorusso) allargato ache a commenti di varia natura
giornalistica. Jack Fazzi, a proposito, ha proposto un
giornale: potrebbe rappresentare le
nostre idee, come alcuni di noi fanno già o scrivendo come
giornalisti o come scrittori di lettere su diverse testate.
Il tutto non dev'essere ingessato o rappresentare la voce
ufficiale degli Stati maggiori o del Ministero della Difresa,
ma tutt'altro, deve essere una vetrina flessibile di mille
argomenti. Dalle storielle di vita in Accademia (ci sarebbe
solo con questo da fare un'enciclopedia...) alla caccia e
pesca, alla Storia delle varie armi con le curiosità, alle
proposte di gite, financo i commenti sulle guerre in corso,
sulla politica (di tutte le tendenze)eccetera... Se
collaborate con me, possiamo allestire e stampare un libro con
il titolo: "Scusa cadetto se quel giorno..." dove ognuno di
noi raconta un aneddoto umoristico di vita d'Accademia tramato
a scapito di un altro allievo... Dopo diamo i soldi dei ricavi
a Galvagna.
Ho buttato giù qualche idea, ma quello che conta (e qui
abbiamo la fortuna di avere Filiberto che oltre ad essere un
Caposcelto, mi sembra che ricopra anche un altro posto...) ma
quello che conta è che ci sia l'intenzione di riconoscere
ufficialmente l'Associazione tra i Corsi d'Accademia di
Modena, con le stesse caratteristiche delle associazioni
d'Arma. Un assenso d'intento faciliterebbe tutto il lavoro di
assemblaggio del puzzle dei vari Corsi. Invece di partire dal
basso ed andare a cercare, uno per uno tutti i rappresentanti
dei corsi, che magari hanno paura di perdere la loro
individualità, si dovrebbe partire dall'alto, molto facilmente
con una piccola lettera di poche righe:
Lo Stato Maggiore Esercito. è interessato alla proposta
effettuata dal 20° corso, che prevede una creazione di una
Associazione tra tutti cadetti dell'Accademia di Modena,
rappresentati già dalle esistenti associazioni dei singoli
corsi, che continueranno ad esistere autonomamente, ma saranno
rappresentate centralmente da un Coordinamento, o comitato, o
qual altro si voglia, in modo da conferire alla stessa
Associazione il riconoscimento concesso alle Associazioni
d'Arma esistenti. Tutte le modalità d'attuazione
dovranno concludersi entro l'anno in corso, prevedendo
l'inaugurazione il Primo gennaio 2008. A questa associazione
saranno iscritti automaticamente tutti i nuovi corsi
d'Accademia con le modalità che saranno delineate.
Poiché sono pessimista, quando vi sia da concordare un
qualcosa tra più di due persone, non vedo altra soluzione per
raggiungere il nostro scopo che farla calare dall'alto. Se si
attuasse questa metodologia la realizzazione della Super
associazione (la chiamo così perché non voglio già delineare
la struttura, tipo Federazione, Unione, Coordinamento che deve
essere concordata)potrebbe essere un fatto eminentemente
tecnico burocratico di facilissima soluzione.
Vorrei, come ultima parte del sogno, poter realizzare nella
stessa Accademia, in quelle sale che sono già una mostra
visiva della nostra storia,una raccolta di tutto il materiale
fotografico e filmico in possesso dagli stessi allievi per
mettere in cantiere una sorta di enciclopedia composta dai
Numeri unici del Mak P100 corredati del materiale integrativo
raccolto. Faccio un esempio: Io vidi prima di entrare in
Accademia un film in bianco nero in 16 mm della durata di
un'ora, posseduto da un cappellano militare, dove si
raccontava la vita di un cadetto dal momento della entrata in
Accademia alla sua uscita definitiva... Quella era storia...
Il ministero possiede altri filmati di propaganda. Si devono
riunire nella sede più opportuna, madrina delle tradizioni:
l'Accademia. Già col sito approntato da Enzo stiamo sulla
strada di attuare un programma di minima con i filmati che
ho girato io, ma si può e si deve allargare la documentazione.
In estrema sintesi, concludo invocando un aiuto diretto del
caposcelto Filiberto affinché scriva una letterina di sette
righe da inviare a circa sessantaquattro indirizzi, invitando
i destinatari a trovare una soluzione tendente a formare una
nuova entità associativa conglobante le preesistenti, conditio
sine qua non, per mettere in cantiere l'ottenimento di un
riconoscimento ministeriale. Il tutto dovrà essere concluso
entro Novembre, per arrivare, come già predetto, all'inizio
dell'anno con l'inaugurazione.
Questo per me, è l'unico modo per realizzare qualcosa, perché,
attenzione: se non si realizza immediatamente, SUBITO, ORA,
penso che già il prossimo anno sarà MOLTO più difficile, vero
Filiberto?
Roby Pepe
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