Caro Giuliano,
anche se non ci siamo più visti dopo "l'episodio"
Accademia non posso non scriverti, anche perché eri
della mia Famigerata Settima ed avevi l'aggravante di
essere al secondo plotone con L.L.. Sotto le foto del
"librone Numero Unico" del Mak P100, che ho redatto, c'è
una didascalia che prendeva in giro le manie, le
"fisime", i tic, gli intercalari di tutti noi: sotto la
tua foto c'è scritto: "... Marzano, fammi un favore,
fammi il letto che io devo scrivere alla mia
ragazza...." Erano pensieri giovanili, passeggeri, forse
allora non importanti, ma erano sogni che nell'interno
di quel Palazzone vagavano per le camerate sopra le
nostre teste, quando avevi un attimo fugace per te
stesso: prima di addormentarti.
Io farò quarant'anni di matrimonio il prossimo anno,
come molti dei nostri amici di Corso. Gente,
percentualmente parlando, di alta fedeltà o di alto
pragmatismo, quello che ti fa superare i momenti
difficili con razocinio assieme all'amore. E' superfluo
dirti che ti siamo vicini o ti comprendiamo; mi rendo
conto che la mancanza della consorte è una cosa intima,
personale ed atroce per un uomo ed in particolare alla
nostra età, età che ai nostri tempi giovanili
definivamo: dei vecchi, mentre ora è un'età di
tranquillità nella quale si cerca di fare quello che da
giovani ci si è proposti di fare. Per me forse è un
periodo di appagamento sereno e francamente l'idea di
non passarlo più assieme a chi ha condiviso le gioie e
pene quarantennali, mi fa paura (ma non glielo dico per
una forma di bieco maschilismo, lo ammetto). Pertanto
tutti i consigli decadono, ma non sono superflui, perché
questa prova dura la supererai sicuramente prima con te
stesso, ma sappi comunque che, dietro, in silenzio, per
quel poco che possiamo contare, ma pregando tutti, ci
siamo noi del ventesimo. Come disse il Caposcelto
Filiberto Cecchi all'atto della sua nomina a Capo SME,
Ventesimo: un Corso Forte!
T'abbraccio
Allievo Roberto Pepe
Settima Compagnia, Primo Plotone (Franzoliniano a vita) |